curiosità stroriche padovane  1°

IL VICOLO CONTI

Questo vicolo travasi a destra della via XX Settembre, prima di arrivare alla chiesa di S. Luca. Il suo nome di vecchia data deriva dall'antichissima famiglia, che diede alla patria letterati e soldati di valore fra i quali l'abate Antonio Conti che visse dal 1677 al 1749.

Antonio Conti che fu poeta, filosofo e matematico insigne, giunto al massimo della sua fama, si recò nel 1715 a Londra dove ebbe onorata accoglienza da Giorgio I re d'Inghilterra, il quale non solo lo volle ospite più volte nel sua palazzo, ma lo condusse seco, come gradito compagno in un viaggio ufficiale in Germania.

Tornato il Conti in Inghilterra, nobili e scienziati fecero a gara per festeggiarlo e per avere con lui colloqui sulle più svariate materie scientifiche. Proprio in quei giorni era sorta una controversia tra il grande matematico e filosofo tedesco Gugliemo Leibniz nato a Lipsia e Isacco Newton celebre fisico ed astronomo inglese, i quali si, contendevano il merito di inventato il «calcolo infinitesimale». Venne scelto il nostro padovano abate Conti quale giudice ed arbitro della questione sorta tra quei due, che erano i più illustri uomini del loro secolo.

Il Conti non riuscì a conciliarli, ma fu ugualmente lodato da entrambi come giudice competentissimo e imparziale, e questa fu anche l'opinione di quanti altri scienziati in Europa erano al corrente del dibattito. Come dicemmo più sopra il Conti fu anche poeta, e scritte da lui si conoscono quattro tragedie intitolate: Giulio Cesare, Druso, Marco Bruto, Giunio Bruto, e furono tra le prime che resero celebre il teatro in quel secolo. assieme a quelle di Scipione Maffei veronese (1675-1755) e di Vittorio Alfieri di Asti (1749-1803).

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Ignazio Sommer (Merzio)